Bio

Gaetano Savio, in arte Totò, nasce a Napoli il 18 novembre del 1937.

Fin da piccolissimo strimpella la chitarra, a dodici anni prende lezioni da un maestro posteggiatore napoletano che insegna gratuitamente ai bambini. Nel ’55, ancora minorenne, fa un provino per il complesso di Marino Marini e viene scelto come chitarrista; suona  prima in Francia (dove conosce la moglie Jacqueline) e poi in tutta Europa riscuotendo un grosso successo. Agli inizi degli anni sessanta, ristabilitosi a Napoli, forma un suo gruppo, si esibisce nei locali della città e comincia la sue attività di compositore di musica per canzoni.

Nel ’66 scrive “cuore matto” che viene presentata al festival di Sanremo interpretata da Little Tony e che ottiene solo l’ultimo posto. Le vendite però rendono merito alla canzone, che raggiunge i primi posti in classifica ed ottiene quella popolarità che ancora oggi la contraddistingue.

Grazie al grande successo della canzone si trasferisce a Roma e lì continua l’attività di autore e poi di produttore. Negli anni settanta scrive canzoni per: Massimo Ranieri (“erba di casa mia”, “vent’anni” ed altre), Franco Califano (“l’ultimo amico va via” e altre in romanesco), I Camaleonti (“cuore di vetro” Sanremo), Roberto Carlos (“un gatto nel blu” Sanremo), Il Giardino Dei Semplici dei quali è anche produttore (“miele”e altre).

Sempre nei settanta, insieme a tre amici\colleghi (Pace, Bigazzi e Cerruti),  realizza il lato B di un disco di Renzo Arbore; è un pezzo ironico ed irriverente, e si divertono tanto da pensare di non farla finita li’: nascono gli Squallor. Il gruppo sforna una decina di album soprattutto nelgi anni ’80. Riscuote un notevole successo che porta alla produzione di due film (“arrapaho” e “uccelli d’Italia”) oggi cultmovie del cinema trash. Gli Squallor diventano un fenomeno; spesso bollati come volgari da chi non ha saputo capire lo spirito goliardico e tagliente che pervade la loro produzione, raggiungono comunque le vette delle classifiche italiane, mettendo in seria difficoltà le varie classifiche televisive dell’ epoca che facevano i salti mortali per riuscire a trasmettere alcuni secondi dell’ album che non risultassero troppo forti per la tv. Negli Squallor Totò Savio è autore di tutte le musiche, interprete delle canzoni e produttore.

Realizza un album come solista alla fine degli anni ’70 dal titolo “ritratto di donna”, il cui singolo è la sigla finale del telefilm “Diagnosi”. Negli anni ’80 produce e scrive per Loretta Goggi (“maledetta primavera” seconda a Sanremo ’81) e scopre Michele Zarrillo (“su quel pianeta libero” “una rosa blu” poi recuperati da Zarrillo nel ’97); scrive inoltre la colonna sonora del film “La patata bollente” con Renato Pozzetto e Massimo Ranieri, che canta lui stesso con la voce contraffatta e firmata con uno pseudonimo .

Nei ’90 è direttore musicale per la rai in trasmissioni come “cocco” “rimini rimini” e “bellissima italiana” di cui scrive anche le sigle. Collabora con Renato Zero, Milva, El Puma e con tanti altri artisti. Nel frattempo comincia la lunga malattia per la quale finisce il 25 luglio 2004.

Questo sito in memoria del Maestro Toto’ Savio e’ voluto, pensato e manutenuto dai suoi fratelli e dai suoi nipoti perche’ tutti possano conoscere le emozioni che ha donato a generazioni intere di persone. Il suo grande cuore e la sua immensa arte non hanno bisogno di conferme, ma solo di tributi quale questo sito vuole essere senza alcun altro scopo. Il materiale usato per il sito e’ di nostra proprieta’ e le notizie attingono per la maggior parte alla nostra memoria.
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